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La vendita di un’abitazione giunge al termine: l’acquirente dell’immobile è stato trovato insieme al mediatore, le trattative sul prezzo sono concluse. Ora manca solo il contratto di compravendita notarile, anche detto contratto notarile, per concludere l’affare in modo legalmente vincolante e far registrare la compravendita al notaio. Ma cosa contiene un contratto di questo tipo e quale forza giuridica possiede? Si può disdire un contratto notarile dopo la firma?
Affinché la vendita dell’immobile avvenga in maniera legalmente vincolante, il contratto di compravendita notarile è strettamente necessario. Solo attraverso il contratto notarile, infatti, che certifica l’acquisto di un immobile, è possibile richiedere modifiche all’assetto proprietario nel registro fondiario. Il contratto di compravendita viene però autenticato da un notaio anche per altre ragioni: il notaio funge da mediatore neutrale tra acquirente e venditore e durante l’appuntamento è tenuto a chiarire eventuali questioni in maniera imparziale, nonché a garantire la legittimità giuridica dei contenuti del contratto.
I notai si fanno ovviamente retribuire questa consulenza, i costi notarili fanno parte delle spese accessorie obbligatorie in caso di compravendita di un immobile. Chi debba coprire le spese notarili può cambiare da cantone a cantone, spesso però le parti se le dividono a metà. Lo stesso vale ad esempio per l’imposta sul trapasso di proprietà.
Nei costi notarili confluiscono oltre alla consulenza giuridica la stesura del contratto nonché l’autentica stessa. Poiché il notaio spesso si occupa anche della registrazione della tassa fondiaria, vi sono ulteriori costi per l’iscrizione al registro fondiario. L’importo esatto dei costi notarili varia anche da immobile a immobile a causa di questi fattori ed è inoltre diverso da cantone a cantone, aggirandosi intorno a una quota per mille del prezzo di vendita. Nel cantone di Zurigo le tasse notarili ad esempio sono pari allo 0,1 percento del prezzo d’acquisto.
Buona parte del contratto notarile consiste di solito in formulazioni e paragrafi standard. Ciò non significa tuttavia che non sia possibile considerare i desideri individuali: durante l’appuntamento, il notaio leggerà nuovamente ad alta voce il contratto di compravendita che è già stato consegnato in precedenza all’acquirente e al venditore dell’immobile per presa visione.
Anche in questa fase della vendita di un immobile è possibile effettuare modifiche riguardo al contratto di compravendita se ciò è richiesto da entrambe le parti. Nella sua funzione di mediatore, il notaio spiegherà quanto siano possibili tali modifiche da un punto di vista giuridico. Non rientra tuttavia nei suoi compiti stabilire se tali modifiche dell’ultimo momento tornino a svantaggio dell’una o dell’altra parte.
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Con la firma apposta in calce al contratto notarile, i contenuti del contratto descritti sono vincolanti per tutti i firmatari. Nonostante ciò possono verificarsi circostanze in base alle quali si può recedere da un contratto notarile. Ciò può avvenire ad esempio se il venditore dell’immobile ha sottaciuto intenzionalmente alla parte acquirente vizi all’immobile eclatanti. Una rescissione del contratto è possibile anche quando sia l’acquirente che il venditore dell’immobile hanno concordato in precedenza una relativa clausola di recesso o specifiche motivazioni per il recesso nel contratto.
Nessun immobile è come gli altri, dunque anche tutti i contratti notarili sono diversi l’uno dall’altro in termini di contenuto. Tuttavia ci sono alcuni passaggi che sono sempre contenuti in un contratto notarile. Ecco le informazioni più importanti normalmente incluse in un contratto notarile:
Dati personali delle parti contraenti: questa parte del contratto notarile contiene le informazioni generali sulle due parti contraenti coinvolte.
Informazioni sull’immobile: qui vengono registrati i dati generali più importanti sull’immobile. Ciò comprende ad esempio il tipo di proprietà, l’indirizzo e la dimensione della superficie abitabile.
Certificazione energetica dell’edificio: non può esserci contratto notarile senza certificazione energetica. Attraverso la certificazione energetica gli acquirenti di un immobile possono farsi un’idea ad esempio dei costi di riscaldamento a cui vanno incontro.
Dati del registro fondiario: in questa sezione vengono elencati i dati principali tratti dal registro fondiario. Ciò comprende tra le altre cose informazioni sugli ex proprietari presenti nel registro fondiario e i proprietari precedenti dell’immobile.
Informazioni sulle tasse fondiarie: strettamente legate ai dati del registro fondiario sono le informazioni su eventuali debiti fondiari esistenti. Essi rappresentano nel contratto notarile tutti i prestiti che sono stati contratti per l’immobile o che fungono da garanzia per l’immobile.
Prezzo d’acquisto e modalità di pagamento: Quanto costa l’immobile e quando va pagato il prezzo d’acquisto concordato per l’immobile? In questa sezione del contratto notarile sono indicate tali informazioni.
Informazioni di finanziamento: il contratto notarile comprende in genere anche informazioni su come l’acquirente intende finanziare l’immobile.
A seconda dell’immobile e delle preferenze di entrambe le parti contraenti, il contratto notarile per la vendita di un immobile può ovviamente includere altri punti. La lista precedente rappresenta pertanto solo un esempio generale di contratto di compravendita notarile.
Affinché il percorso verso questa fase decisiva della vendita di un immobile sia il più efficiente possibile, conviene incaricare un consulente immobiliare esperto. Questo può sbrigare i compiti impegnativi ma necessari secondo le preferenze del venditore dell’abitazione. Contattateci, saremo lieti di sostenervi in questa fase importante.
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