Engel & Völkers
  • 4 min di lettura
  • 01.12.2023
  • da Silke Bender | Produzione: Mong Ting Zhu

Preziosi e inarrestabili

Orologi di lusso svizzeri in portafoglio

Fotografia di: Bernd Ebsen

Fin dal XVI secolo, la Svizzera e i suoi orologi sono un tutt’uno. All’epoca, sotto l’influenza del riformatore Giovanni Calvino, la città di Ginevra vietò di indossare gioielli. Gli orafi della regione convertirono le proprie botteghe in orologerie, oggi un’importante economia del paese alpino: nel 2022, un totale di circa 700 aziende ha esportato orologi per un valore di quasi 25 miliardi di franchi. Un record storico!

Cartier & Chopard

Il Tank Must nella versione nera è una leggenda. Si dice, che Louis Cartier l’abbia regalato nel 1918 al generale statunitense John Pershing, come ringraziamento per la liberazione della Francia dall’occupazione tedesca. La forma rettangolare, all’epoca una novità e oggi amata ugualmente da uomini e donne, è ispirata dai carri armati americani. Il nuovo modello conquista per il quadrante laccato nero, il movimento al quarzo, la cassa in acciaio inossidabile e il cinturino in pelle d’alligatore. Di particolare rilevanza: la tipica corona con spinello cabochon blu. Il Mille Miglia nero di Chopard risplende nel colore Nero Corsa, ottenuto mediante trattamento galvanico. Fin dal 1988, la maison non solo sponsorizza la celebre omonima gara italiana di auto d’epoca, ma ne è anche il cronometrista ufficiale. Ispirato alle carrozzerie classiche delle automobili, le funzioni del nuovo Mille Miglia Classic Chronograph comprendono data, ore e minuti, i piccoli secondi, contatori di 12 ore e di 30 minuti, nonché una lancetta dei secondi cronografici. Per sviluppare la rivoluzionaria cassa in Lucent Steel ™, un acciaio particolarmente robusto e sostenibile, ci sono voluti ben quattro anni. Chopard è uno degli ultimi produttori di orologi e gioielli a conduzione familiare. Il vicepresidente tedesco Karl-Friedrich Scheufele partecipa ogni anno alla gara in Italia, sua sorella Caroline dirige il reparto gioielleria di Chopard.

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Zenith

Quando, nel 1969, la manifattura di Le Locle riesce a lanciare El Primero, il primo calibro cronografico ad alta frequenza automatico e integrato, piazza un’importante pietra miliare per l’arte orologiera svizzera. Il primo orologio dotato di questo rivoluzionario meccanismo è lo Zenith A386. Il nuovo Chronomaster Original è un omaggio a questo primo modello, molto di più di una semplice riedizione dell’A386. Mantenendo lo straordinario design del suo predecessore – ancora oggi assolutamente contemporaneo –, il nuovo Zenith monta una versione evoluta di El Primero, un calibro con una precisione al decimo di secondo, uno standard di misurazione del tempo in linea con le esigenze del XXI secolo. Il calibro El Primero 3600 batte a una frequenza di 5 Hertz, dispone di una funzione cronografica con precisione di lettura a un decimo di secondo e di una riserva di carica di 60 ore.

Zenith | © Bernd Ebsen

Breitling

Il nuovo Super Chronomat trae ispirazione dal modello originale degli anni ‘80, creato da Breitling per i piloti della squadriglia acrobatica delle Frecce Tricolori. Per la prima volta, un Chronomat si presenta con i caratteristici inserti in ceramica, presenti su lunetta, pulsanti del cronografo e corona. Il Super Chronomat B01 44 è azionato dal calibro di manifattura Breitling 01 44, un cronometro certificato dal Bureau di controllo svizzero COSC. Fin dal 1884, il fondatore dell’azienda Léon Breitling ha promosso tecnologie rivoluzionarie e brevettato numerose innovazioni, facendosi velocemente un nome tra le manifatture orologiere svizzere. Nel 1939, il Ministero britannico per l’aviazione (Air Ministry) commissionò un mega ordine di orologi da bordo per gli aerei della Royal Air Force. Altre forze armate seguirono l’esempio. Da allora, il nome della manifattura svizzera, con una grande B alata nel logo, ha un legame indissolubile con il mondo dell’aviazione.

Breitling | © Bernd Ebsen

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Frank Muller

Dall’aria all’acqua: il Vanguard Yachting Chronograph punta su un aspetto marittimo. Il vistoso quadrante color ultramarino e il cinturino in pelle d’alligatore sono la prova tangibile dell’ottimo design e dell’alta qualità tecnologica. La manifattura di orologi con sede a Ginevra, fondata nel 1991, è una delle giovani realtà del settore di maggiore successo. Già negli anni ‘80, l’italo-svizzero Franck Muller, nato nel 1958, cominciò a sfidare il mondo conservatore dell’alta orologeria con debutti tecnologici a livello mondiale, associati a un design originale. Le casse con il caratteristico corpo tonneau curvo e l’eccezionale design dei numeri slanciati sono diventati i tratti distintivi del marchio.

Frank Muller | © Bernd Ebsen

Omega

Dall’aria all’acqua: il Vanguard Yachting Chronograph punta su un aspetto marittimo. Il vistoso quadrante color ultramarino e il cinturino in pelle d’alligatore sono la prova tangibile dell’ottimo design e dell’alta qualità tecnologica. La manifattura di orologi con sede a Ginevra, fondata nel 1991, è una delle giovani realtà del settore di maggiore successo. Già negli anni ‘80, l’italo-svizzero Franck Muller, nato nel 1958, cominciò a sfidare il mondo conservatore dell’alta orologeria con debutti tecnologici a livello mondiale, associati a un design originale. Le casse con il caratteristico corpo tonneau curvo e l’eccezionale design dei numeri slanciati sono diventati i tratti distintivi del marchio.

Omega | © Bernd Ebsen

IWC

Il calendario perpetuo è una delle complicazioni più complesse dell’alta orologeria. Nei primi anni ‘80, Kurt Klaus, all’epoca capo orologiaio di IWC, riesce a trasporre le irregolarità del calendario gregoriano in un programma meccanico adatto a un orologio da polso. Ora, questa complicazione è stata integrata per la prima volta in un orologio di manifattura del gruppo calibro 82. Il Portugieser Perpetual Calendar 42 mostra data, mese e giorno della settimana su tre contatori supplementari, inseriti nel quadrante principale. L’indicazione delle fasi lunari è talmente precisa, da impiegare 577,5 anni per discostarsi di un solo giorno dalla reale orbita del satellite terrestre.

IWC | © Bernd Ebsen

Ebel

La cittadina La Chaux-de-Fonds, non solo costituisce il cuore dell’industria orologiera svizzera ma è anche la patria del celebre architetto Le Corbusier. La manifattura Ebel ha sede in una delle sue prime opere, Villa Schwob, in pieno centro. Alice Lévy, cofondatrice dell’azienda, è stata nel 1911 una delle prime donne di successo nel mondo dell’orologeria svizzera. Con la linea Sport Classic, Ebel ha lanciato nel 1977 un nuovo trend, lo sport chic, disponibile sia per uomini che per donne. Lo Sport Classic Lady, prodotto in edizione limitata di 200 pezzi, è la versione lussuosa: la cassa e le iconiche maglie a onda del bracciale sono bicolore, la lunetta intorno alla cassa è in acciaio inossidabile e oro giallo 18 carati, tempestata di 47 diamanti. Il quadrante in lapislazzuli azzurro è decorato con numeri romani e otto diamanti, per un totale di 0,358 carati. La cassa resiste all’acqua fino a 5 bar, il movimento al quarzo svizzero garantisce la massima precisione.

Ebel | © Bernd Ebsen

Jaeger-Lecoultre

Per la sua incoronazione nel 1953, la regina d’Inghilterra, Elisabetta II, aveva al polso un Jaeger-LeCoultre 101. Storicamente, i primi a indossare orologi da polso erano le donne della nobiltà, mentre gli uomini preferirono a lungo gli orologi da taschino con catenella. Edmond Jaeger e Jacques-David LeCoultre riconobbero il potenziale degli orologi da polso, creando a partire dal 1900 calibri estremamente piccoli, adatti soprattutto agli orologi da donna. Fin dal 2012, i modelli della collezione Rendez-Vous danno continuità alla tradizionale linea d’ispirazione femminile della maison.

Jaeger-Lecoultre | © Bernd Ebsen

Blancpain

70 anni fa, il più antico marchio di orologi al mondo – fondato nel 1735 – produsse uno dei primi moderni orologi subacquei, il Fifty Fathoms, che deve il proprio nome alla resistenza alla pressione dell’acqua fino a una profondità di 50 fathom, un’unità di misura nautica, corrispondente a circa 90 metri. Grazie al rinomato oceanografo Jacques-Yves Cousteau, l’orologio divenne il modello più famoso della maison. Il quadrante con grandi lancette e indicazioni luminescenti, l’elevata impermeabilità, il movimento protetto da una gabbia antimagnetica e la ghiera girevole sulla lunetta divennero presto il nuovo standard per gli orologi subacquei. Il Fifty Fathoms Automatique 45 mm conquista per il robusto ma leggero bracciale in titanio, un materiale innovativo già utilizzato nel campo dell’aviazione e dell’astronautica, introdotto negli anni ‘60 da Blancpain nel mondo dell’alta orologeria.

Blancpain | © Bernd Ebsen

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