Villa dal design "razionale" tra natura e città

La villa è stata costruita alla fine degli anni '60 con progetto dell'architetto Leone, in collaborazione col committente, prof. Antonio Brancato, artista, pittore e scultore. Le forme neorazionaliste tipiche del periodo sono qui addolcite dalla presenza preponderante del cotto fatto a mano, che costituisce il vero filo conduttore dei diversi ambienti della costruzione. La villa sorge su un lotto di poco più di mille metri quadrati, all'interno di una strada privata caratterizzata dalla presenza di residenze singole immerse nel verde. I due ingressi, pedonale e carrabile, conducono rispettivamente ai due piani dell'edificio: il piano primo con una scala esterna dalle linee geometriche ed il piano seminterrato grazie alla scivola carrabile. Il primo piano è la vera zona abitabile, con la stanza di ingresso che divide perfettamente la zona giorno a destra dalla zona notte a sinistra. Il salone doppio ha affaccio sull'ingresso e su una bella loggia in cui poter mangiare godendo della vista del giardino sottostante. La cucina in muratura è ampia e ben organizzata. La zona notte presenta due grandi camere da letto, le uniche due stanze ad avere finestre e non balconi. Il piano di sotto è attualmente suddiviso in due aree, una in cui si trovava l'atelier di pittura e scultura del padrone di casa e l'altra, composta da tre stanze, accessibile direttamente dal giardino. L'intera villa è caratterizzata dalla presenza preponderante del cotto lavorato a mano, lasciato al naturale o ceramizzato. Particolarmente riuscite sono le decorazioni dei servizi igienici. Anche il giardino ha un gioco di diversi spazi e livelli particolarmente riuscito e presenta diverse varietà di alberi e siepi.