09:00-13:00 dal lunedì al sabato
15:00-19:00 dal lunedì al venerdì
Le giornate si allungano, le temperature salgono: la Primavera è ormai alle porte!
Ancora freddo per andare al mare, ma di restare in casa con queste belle giornate proprio non ci va. Vi portiamo quindi alla scoperta dei dieci Castelli più belli della provincia di Latina.
Che siano arroccati tra le montagne o a picco sul mare, immergetevi con noi in un passato di principesse e cavalieri!
Castello Caetani – Sermoneta
Il Castello Caetani è una costruzione del XIII secolo, simbolo della forza della Famiglia Caetani. Il Castello risale al 1200 e fu inizialmente voluto dagli Annibaldi, una nobile casata romana di origine germanica, caduta in disgrazia pochi anni dopo la costruzione. Si trova immerso nel verde dei Monti Lepini, nel Borgo Medievale di Sermoneta.
Attualmente appartiene alla Fondazione Roffredo Caetani, è aperto al pubblico e funge sia da museo che a location per eventi culturali. E’ possibile visitarlo tutto i giorni (eccetto il Giovedì) dalle 10:00 alle 12:00.
Da ottobre a marzo: dalle 14:00 alle 16:00
Aprile e settembre: dalle 15:00 alle 18:00 Nei mesi di aprile e maggio, il lunedì e il mercoledì, il castello è aperto per visite scolastiche con il seguente orario: dalle 14:00 alle 16:00.
Il costo del biglietto è di 8€ a persona, gruppi scolastici 4€ e gruppi organizzati min. 20 persone 6€.
Castello Baronale – Fondi
Il Castello Baronale di Fondi si trova nel cuore della città ed è stato costruito in tre momenti storici ben distinti. La prima parte, detta “base” o “zoccolo” risale al XIII secolo, la seconda detta “torre angolare”, risale al XIV secolo, mentre l’ultima parte, detta “maschio”, è datata XV secolo.
Il Castello nel corso della storia ebbe diverse funzioni: dapprima fu sede dell'elezione di papa Clemente VII, poi venne occupato dai Colonna, una delle casate patrizie più importanti del Medioevo e in seguito dai Gonzaga: fu infatti residenza della Principessa Giulia Gonzaga, cantata nell’Orlando Furioso.
Il Castello ad oggi ospita il Museo Civico, diviso in due sezioni: una dedicata ai reperti di epoca romana e un'altra per i reperti di origine medievale. E’ possibile visitarlo tutti i giorni (tranne il Mercoledì) con i seguenti orari: Mattina 9: 30 - 12:30 / Pomeriggio 17:00 - 20:00
Castello Medievale – Itri
Il Castello medievale è il simbolo del Borgo di Itri e si trova nella parte più alta della città, sopra la collina “Sant'Angelo”.
Per apprezzarne appieno la bellezza si dovrebbe guardare dall’alto: si articola intorno ad una torre pentagonale con piccola cinta merlata. La prima parte della struttura fu voluta da Docibile I e risale all’882, mentre nel 950 il nipote di Docibile, Marino I, fece costruire una seconda torre quadrata più alta e maestosa della prima. In seguito, il Castello fu oggetto di nuovi lavori, con la costruzione della parte abitativa, del torrione cilindrico e del cammino di ronda (1250) che li unisce, noto anche come “Torre del Coccodrillo”, poiché conteneva un coccodrillo a cui venivano dati in pasto i condannati a morte. Oggi il castello è utilizzato dalla comunità per varie attività come: mostre, conferenze, festival, mercati, cerimonie e spettacoli culturali.
Castello Baronale – Maenza
Fu costruito tra il 1100 e il 1200 come torre di avvistamento per poi divenire residenza delle diverse famiglie feudali che si succedettero a capo di Maenza, ognuna delle quali contribuì apportandovi migliorie, ma i cambiamenti più importanti sono dovuti ai Conti di Ceccano che lo hanno trasformato nell'attuale Palazzo Baronale. Il Castello è noto anche perché vi fece sosta San Tommaso d'Aquino mentre raggiungeva Papa Gregorio a Lione. Tutt’oggi è infatti possibile visitare tutt’oggi la stanza in cui soggiornò. Nel 1986, il maniero fu oggetto di un’attenta ristrutturazione e oggi, visibile gratuitamente, è utilizzato per iniziative culturali.
Il castello è aperto solo il sabato e la domenica con i seguenti orari:
Sabato 16:00 alle 18:30 / Domenica 9: 30-13: 00
Il Castello Angioino Aragonese – Gaeta
Le origini del Castello Angioino-Aragonese sono ad oggi ancora incerte: una teoria ne fa risalire la costruzione al VI secolo, durante la guerra dei Goti, mentre secondo un’altra teoria risale al VII secolo e fu costruito per volere dei Longobardi. Le prime notizie certe della struttura risalgono al 1223, anno in cui Federico II di Svevia, impegnano all’epoca in diverse lotte col papato, decise di erigere il castello per via della sua posizione strategica. La struttura che oggi ammiriamo, grande circa 14.100 m², è detta castello angioino-aragonese perché è composta da due edifici comunicanti realizzati in due momenti storici diversi, uno più in basso detto "angioino", eretto durante il governo dei sovrani di origine angioina, l'altro più in alto detto "aragonese", fatto costruire dai sovrani del regno di Napoli appartenenti alla dinastia di origine aragonese. Attualmente la parte Angioina è chiusa in attesa di restauro, mentre l'ala Aragonese ospita la sede "Mazzini", sede della Guardia di Finanza.
Castello Baronale - Minturno
Il Castello Baronale si pensa sia stato voluto dal Vescovo Leone che ne ordinò la costruzione del 839 d.C. Fu la residenza di molte figure illustri della città di Minturno e ospitò molti personaggi di rilievo, tra cui San Tommaso d'Aquino nel 1272. Come per il Castello di Fondi, anche per quello di Minturno la proprietà passò dalla casata Colonna alla Principessa Giulia Gonzaga. Il castello aveva all'interno una torre alta 60 metri, metà distrutta da un fulmine nel IXX secolo. Attualmente il castello è di proprietà del Comune e non è aperto al pubblico, ma durante la Sagra delle Regine, che si tiene la seconda domenica di Luglio, è illuminato da uno degli spettacoli pirotecnici più belli della regione.
Castello di San Martino – Priverno
Il Castello di San Martino si trova all’interno dell’omonimo parco di Priverno e fu costruito per il cardinale Tolomeo Gallio, segretario di Papa Gregorio XIII, tra il 1565 e il 1569, come residenza di campagna. Il Castello è anche noto come “Villa Tolomeo Gallio”, ed è costituito da una pianta quadrata con quattro torri angolari che gli conferiscono l’aspetto di una fortezza. Dal 2005, alcune sale del Castello ospitano il Museo della Matematica intitolato "Giochiamo senza sosta", in cui vengono svelati enigmi e misteri della matematica.
Il costo per visitare il biglietto intero è di € 3,80 a persona, mentre per gruppi di oltre 15 persone, bambini fino a 12 anni, pensionati oltre 60, assistenti disabili, studenti universitari con una carta il costo è di € 2,70.
Castello Borbonico – Ventotene
Il Castello Borbonico di Ventotene si erge sulla piazza principale dell’isola. Fu costruito nel 1700 come caserma militare e progettato per resistere agli attacchi dei pirati. Gli ultimi lavori di ampliamenti vennero portati a termine durante il periodo fascista, quando venne adibito a prigione. Dal 1983 ospita il Museo Archeologico con numerosi reperti di recuperi subacquei: ancore in pietra e piombo, anfore e parte del carico di tre relitti. Oltre al museo, ci sono anche gli uffici del comune. Il castello è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) con i seguenti orari: Mattina 11: 00-12:30 / Pomeriggio (il Sabato dalle 17:00 alle 19:00).
Castello Miramare – Formia
Il Castello Miramare di Formia, ad oggi è adibito a hotel/ristorante e rappresenta una delle eccellenze italiane nel campo dell’hotellerie. E’ situato nella parte più alta della città, pertanto affacciandosi dal prezioso giardino che lo circonda, è possibile vedere tutta Formia.
Castello Boccia – Lenola
Situato nella parte più alta della città di Lenola è il castello baronale di Boccia. Le prime notizie di questo castello risalgono al 1072 nel testamento del Duca di Fondi, che lo donò al Monastero di Montecassino. Negli anni successivi, insieme ad altri castelli, grazie anche alla sua posizione strategica, divenne parte di un importante schema difensivo del feudo di Fondi. L'edificio ha diverse modifiche che hanno cambiato il suo aspetto originale ed è coronato da una torre che domina l'intero complesso. Il castello è privato ed è chiuso al pubblico.
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