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Il caratteristico quartiere di San Zeno è situato in una posizione geografica invidiabile, poiché confina con il centro storico e con le tangenziali che permettono di immettersi velocemente nella viabilità. Le principali piazze sono Piazza Corrubbio e Piazza San Zeno, la prima fa da cornice ad attività conviviali come ristoranti, bar, pizzerie, negozietti e pasticcerie, la seconda ospita invece la famosa Basilica di San Zeno. Questo è un quartiere “dove non manca niente”: scuole, farmacie, ristoranti, bar, edicole, supermercati, uno splendido parco dove passeggiare e fare sport, alberghi, centri benessere e negozi di ogni tipo. Per gli abitanti di San Zeno è come vivere in una piccola città dentro Verona stessa, ci stanno così bene che non lo lascerebbero mai!
Il quartiere di San Zeno si sviluppò intorno all’omonima basilica costruita sul luogo dove il corpo dell’ottavo vescovo di Verona venne sepolto dopo la morte, che risale al 380 d.C. Secondo le leggi dell’epoca, le sepolture dovevano avvenire lontano dalle mura cittadine. Di conseguenza il quartiere rimase per lungo tempo all’esterno della città, fino all’ampliamento della cinta muraria realizzato dagli Scaligeri, ed era considerato una borgata popolare, che praticava attività legate alla Basilica per assicurarsene la protezione.
La Basilica di San Zeno
Fu eretta nel IX secolo sui resti di un monastero preesistente, le cui origini risalgono al secolo IV. È un magnifico esempio di architettura romanica veronese. In origine le pareti interne dovevano essere ricoperte da affreschi di cui oggi rimangono solo alcune porzioni. Particolarmente degne di nota sono la famosissima pala di san Zeno del pittore mantovano Andrea Mantegna, un’opera rinascimentale che attira amanti dell’arte da tutto il mondo, e la statua di san Zeno che ride, del XIII secolo, originale per l’atteggiamento con cui il soggetto viene rappresentato. Celebri sono anche il campanile e le decorazioni della facciata e del portale: le formelle di bronzo, i bassorilievi, il grande rosone chiamato “Ruota della Fortuna”.
Chi era san Zeno
Conosciuto anche come san Zenone, è stato l'ottavo vescovo di Verona, vissuto nel IV secolo d.C. Poco si sa di lui, e per di più la sua vita è avvolta nella leggenda. Pare fosse originario della Mauretania, e per questo viene chiamato il “Vescovo Moro”. Condusse una vita austera, nutrendosi dei pesci che pescava nell’Adige, tanto da essere considerato protettore dei pescatori d'acqua dolce. Si dedicò con rigore agli studi e scrisse un centinaio di sermoni, giunti fino a noi. Si racconta che fece molti miracoli, come la guarigione della figlia indemoniata di un magistrato, e soprattutto il culto si diffuse quando, per sua intercessione, una piena del fiume si arrestò alle porte della cattedrale, permettendo alla popolazione raccolta all’interno di salvarsi. La festa di san Zeno è fissata al 12 aprile, ma si festeggia il 21 maggio, giorno in cui le spoglie furono portate nell’attuale Basilica di San Zeno Maggiore. Patrono di Verona e dei veronesi, è celebrato in tutta la città.
Nel quartiere si alternano diverse tipologie di edifici. Troviamo palazzi storici ristrutturati che mantengono caratteristiche di sapore come corti interne e facciate decorate, ma anche condomini più moderni, che ospitano diversi nuclei famigliari. Nelle zone di Piazza San Zeno e Piazza Corrubbio gli edifici sono bassi, colorati e caratteristici. Infine, non mancano le ville, spesso in stile liberty, circondate da giardini privati che donano privacy e tranquillità, né i palazzi importanti come quelli sulle Regaste, che si affacciano sul fiume con una splendida vista su Castelvecchio. Negli ultimi anni diverse strutture sono state riconvertite a bed and breakfast o locazioni turistiche, angoli suggestivi dove passare qualche notte durante il soggiorno a Verona.
I mercatini di San Zeno
Ogni prima domenica del mese (tranne agosto), nel quartiere si svolge Verona Antiquaria, un mercato dell’antiquariato che porta in città espositori da tutto il nord Italia. I banchetti sono posizionati in Piazza San Zeno, Piazza Corrubbio, Piazza Pozza, Via San Procolo, Via Lenotti e Via Porta San Zeno. I visitatori trovano qui arte e oggettistica di antiquariato, mobili, soprammobili, tappeti, oggetti e vestiti di modernariato, vintage e collezionismo. Nelle giornate in cui si svolge il mercato vengono organizzati anche eventi collaterali tematici e spettacoli.
Il Carnevale e il Papà del Gnoco
Le origini del Carnevale di Verona affondano nel mistero. La storia veronese narra che, a causa delle inondazioni devastanti dell’Adige e delle incursioni dei Lanzichenecchi, la città subì una terribile carestia. Il popolo affamato insorse in quel di San Zeno, dando l’assalto ai fornai e accaparrandosi pane e grano. La rivolta generale fu scongiurata grazie all’intervento di alcuni cittadini che a proprie spese decisero di rifocillare gli abitanti più poveri del quartiere. Fra questi pare ci fosse anche il medico Tomaso Da Vico, indicato come “istruttore e restauratore” del “Baccanale del Gnocco”, che pare abbia lasciato come indicazione dopo la sua morte l’obbligo di distribuire annualmente alla popolazione del quartiere viveri e alimenti. Oggi il Carnevale è un’occasione per travestirsi e fare festa, assistere alla bellissima sfilata dei carri – che generalmente avviene in febbraio – e per mangiare il piatto tipico – gli gnocchi al pomodoro –, che hanno dato il nome alla più famosa maschera veronese, il “Papà del Gnoco”.
Sitografia e immagini
Tutti i link sono stati consultati il giorno 18/5/2022
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