La conformità catastale fa parte della documentazione obbligatoria durante una compravendita immobiliare. Non si tratta di un adempimento puramente burocratico, ma di una garanzia fondamentale per il compratore.
È un obbligo sancito dall'art. 29 comma 1bis L. 52/85 modificato dal DL n.78/10 convertito in L . n122/10 e stabilisce che l'atto di compravendita contenga il riferimento alle planimetrie catastali e la dichiarazione resa dagli intestatari della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie. Una dichiarazione che può essere sostituita dall'attestazione rilasciata da un tecnico abilitato. La dichiarazione di conformità catastale quindi serve a garantire il compratore che realtà dei fatti e atti al catasto siano coincidenti.
La conformità catastale si compone di due parti: conformità oggettiva e soggettiva. La conformità catastale oggettiva deve contenere identificazione catastale, riferimento alle planimetrie depositate al catasto e dichiarazione della corrispondenza tra dati catastali e planimetrie e stato di fatto della proprietà oggetto della compravendita. La conformità catastale soggettiva indica invece la corrispondenza tra Catasto e Registro immobiliare, è competenza del notaio e serve a verificare l'identità del venditore e dell'intestatario catastale dell'immobile.
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La conformità catastale verifica la rispondenza dell'immobile con quanto riportato a catasto. La conformità urbanistica invece verifica la corrispondenza tra stato dell'immobile e regolarità dei titoli edilizi abitativi. Quindi uno stesso immobile può avere conformità catastale ma non urbanistica. Anche in questo caso saranno, però, necessarie ulteriori verifiche.
Data la complessità di un atto di compravendita la conformità catastale è sempre più spesso accompagnata dalla Relazione tecnica integrata stilata da un soggetto abilitato che, con costi contenuti, mette al riparo il venditore da eventuali contestazioni che possono anche portare all'annullamento dell'atto e a pesanti sanzioni. Infatti, dato che il catasto è frutto di revisioni avvenute nell'arco di decenni, può accadere sovente che ci siano difformità tra quanto effettivamente presente e quanto accatastato, soprattutto nel caso di immobili storici che hanno avuto diversi cambi di proprietà. A seconda della difformità catastale evidenziata, prima della vendita, dovrà essere richiesta una semplice variazione al Catasto oppure dovrà essere avviato un vero e proprio iter di sanatoria presso Comune e Agenzia delle Entrate.
A Venezia il catasto ha sede a S.Marco 3538 (Campo Sant'Angelo), è accessibile dal lunedì al sabato tutte le mattine su appuntamento e qui possono essere richiesti tutti i principali documenti necessari alle verifiche di conformità. L'agenzia Engel & Völkers di Venezia essendo specializzata nell'intermediazione di immobili può suggerire la consulenza e il supporto dei migliori professionisti anche per quanto concerne pratiche e verifiche.
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