L’orientamento alla sostenibilità ambientale è già da qualche tempo molto più che un trend, investendo ogni comparto, inclusa l’edilizia e, più in generale, il settore immobiliare. Quest’ultimo risente chiaramente delle politiche adottate a livello locale, determinando spesso anche grandi divari tra le città italiane. A dimostrarlo è anche la ormai consueta classifica delle città più sostenibili d’Italia stilata ogni anno da Legambiente, che evidenzia le performance molto diverse tra i 105 capoluoghi nostrani.
Per il 2021 non mancano numerose conferme ma anche tantissime sorprese, prima tra tutte la città di Varese, una delle poche a poter vantare un vero e proprio balzo in avanti rispetto all’anno precedente.
Scopriamo insieme agli esperti Engel & Völkers quali sono le caratteristiche delle città sostenibili e come si posiziona Varese nella classifica italiana 2021.
Legambiente e Ambiente Italia hanno recentemente presentato il 28esimo Rapporto Ecosistema Urbano che mostra le performance ambientali di 105 capoluoghi di provincia con riferimento al 2020.
La classifica delle città più sostenibili d’Italia 2021 si basa su 18 parametri, suddivisi in 5 macroaree: ambiente, mobilità, gestione dei rifiuti, aria e acqua. Facendo riferimento a tali parametri sono state messe in ordine le città più virtuose del 2021, ossia le città che si distinguono di più per qualità della vita e attenzione alle tematiche ambientali e di sostenibilità.
Il punteggio teorico massimo è pari a 100 e il 2021 ha fatto registrare un punteggio medio pari al 53,05%, quasi identico a quello dell’anno precedente. Questo dato, unito alle numerose conferme in termini di posizionamento, è sintomatico di una quasi sostanziale immobilità delle politiche locali orientate alla sostenibilità, fatte salve sporadiche eccezioni.
A guidare ancora una volta la classifica delle città sostenibili 2021 è Trento, con un punteggio finale pari all’84,71%. Il capoluogo trentino, infatti, ha fatto registrare un miglioramento nelle performance nell’utilizzo del suolo, nella riduzione delle polveri sottili, in tema di piste ciclabili e raccolta differenziata. Seguono in top 3, Reggio Emilia con un punteggio di 77,89% e Mantova con un punteggio di 75,14%. A seguire, Cosenza in quarta posizione, una delle pochissime città del Sud a conquistare posizioni di primo piano, e Pordenone. Le peggiori in classifica? Brindisi (30,03%), Catania (29,38%) e Palermo (26,60%), rispettivamente al 103°, 104° e 105° posto della graduatoria finale del 2021.
Nel panorama nazionale i capoluoghi lombardi sono quelli che, mediamente, hanno fatto registrare i più evidenti miglioramenti rispetto all’anno precedente, scalando la classifica anche di decine di posizioni in un solo anno. Questo è il caso di Brescia, che passa dal 34° al 27° posto, di Pavia dal 53° al 40° e, soprattutto, il caso di Varese che balza dal 62° al 44° posto in graduatoria con un punteggio finale di 55,4%. Questo risultato conferma un trend positivo che migliora anno dopo anno e lascia intravedere ottime prospettive per il futuro di Varese città sostenibile.
In particolare, la città lombarda ha fatto registrare performance positive e sopra la media nazionale soprattutto in tema di verde pubblico e isole pedonali, di offerta di mobilità e qualità dell’aria.
Tra gli ultimi traguardi conseguiti, Varese può vantare anche il suo inserimento tra le 18 città italiane segnalate come “Buoni esempi di sostenibilità” per il 2021. In particolare il capoluogo varesotto si è distinto per “Area amica della biodiversità”, un progetto di connessione ecologica che punta a ridurre l’impatto negativo degli habitat urbani sugli ecosistemi, andando a ricreare aree umide ad alto valore per la biodiversità. La realizzazione di tale progetto prevede importanti opere di miglioramento e ripristino ambientale, oltre che opere di rinaturalizzazione nel contesto urbano.
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