Riscaldare i nuovi edifici in modo ecologico con le energie rinnovabili

Se prima era soprattutto una questione di sostenibilità e attenzione per il nostro pianeta, con il caro bollette avvenuto negli ultimi mesi del 2022 si è tornati a parlare di sistemi di riscaldamento ecologici come soluzione in grado non solo di garantire un maggior rispetto per l’ambiente, ma anche un notevole risparmio in bolletta. Da qui le domande: come riscaldare la casa in modo ecologico? Come scegliere il miglior sistema di riscaldamento ecologico per la propria casa?

Due domande non banali, soprattutto per chi è proprietario di una nuova abitazione. Dopotutto non tutti i sistemi si integrano bene in una nuova abitazione con i medesimi risultati. Da un lato i costi di installazione presentano infatti notevoli differenze, dall’altro le varie disposizioni di legge, come la legge federale sull’energia degli edifici (GEG), hanno limitato notevolmente la gamma di sistemi disponibili.

Partendo dai sistemi di riscaldamento con combustibili fossili, possiamo dire che le imprese edilizie sono ancora libere di installare un impianto di riscaldamento con energie fossili. Ma non sarà così ancora per molto: al più tardi nel 2026 infatti l’utilizzo di sistemi a gasolio sarà in gran parte vietato. E attualmente non c’è più alcun finanziamento disponibile per  l’installazione di impianti a condensazione alimentati a gas o a gasolio. Un ulteriore aspetto da considerare nella decisione d’acquisto è la dipendenza dai prezzi di mercato di molte fonti energetiche in esaurimento.

Gli impianti a gas necessitano di un solo allacciamento e non prevedono stoccaggio del combustibile. Un aspetto particolarmente favorevole questo, soprattutto per case di piccole dimensioni. Sia il riscaldamento a gas che quello a gasolio sono economicamente più accessibili rispetto ai sistemi che utilizzano energie rinnovabili, ma attenzione: per un riscaldamento a gas vanno aggiunti anche i costi di installazione e la quota mensile per l’allacciamento. Infine un sistema a gas come impianto di riscaldamento unico non può beneficiare di alcun finanziamento.

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Alla luce di quanto detto finora, ultimamente si stanno facendo largo impianti di riscaldamento innovativi per edifici di nuova costruzione. Oltre all’impianto solare termodinamico, la tipologia di riscaldamento in assoluto più moderna è la pompa di calore. Si tratta di un sistema che raccoglie l’energia dall’aria, dalla falda freatica o dalla terra. E poiché la pompa di calore utilizza circa dal 20 al 30 percento di corrente per riscaldare, l’integrazione con un impianto fotovoltaico può quasi azzerare i costi energetici.

Se si vogliono utilizzare fonti gratuite, l’impianto solare termodinamico è allora la soluzione ideale. Questo sistema necessita di corrente solo per il controllo e non per il riscaldamento della pompa di calore, inoltre non rilascia emissioni. Anche un sistema di questo tipo presenta tuttavia dei limiti. In inverno infatti, il fabbisogno di calore è più alto, ma l’irraggiamento solare decisamente inferiore. Inoltre la superficie del tetto dovrà essere sufficientemente ampia nonché il più possibile orientata a sud.

Infine ci sono gli impianti a pellet. ll riscaldamento tramite pellet risulta più efficiente ed ecologico. In compenso, la combustione del pellet di legno produce polveri sottili. Per accedere a finanziamenti pubblici dunque, il livello di emissioni di polveri sottili non deve superare i 2,5 mg/m3. Sebbene l’installazione sia più economica, l’alimentazione è totalmente manuale. Chi lavora tutto il giorno fuori casa potrebbe quindi rincasare in un appartamento praticamente freddo d’inverno. Per non parlare della lavorazione e dello stoccaggio del legno, operazioni parecchio faticose.

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