Orari di apertura
Lun - Ven 9/13 - 14/18 Sab 9/13
Domenica - Su appuntamento
La firma di Stefano Boeri, uno dei più noti architetti su scala mondiale, si legge sulle facciate, sul verde che cresce fra terrazze e vetrate. È come se il suo nome fosse scritto su ogni facciata e su ogni albero, scorrendo i rendering del progetto: ricorda Milano, ma è pensato sulla dimensione e le peculiarità di Treviso. Ci sono alcune proiezioni sugli interni, ma soprattutto si scopre l’involucro del complesso di pregio, che nasce fra il fiume e viale IV Novembre, a ridosso delle mura.
Il "Bosco Verticale" di Boeri nel centro della città meneghina (un modello di residenza sostenibile e riforestazione metropolitana, premiato come il "grattacielo più bello del mondo" nel 2015) arriverà su scala ridotta anche nel quartiere di Fiera. Il "Bosco verticale" in Restera ancora non si vede ma ha già cominciato a crescere. Entro Ottobre 2020 il primo edificio sarà pronto ed entro la primavera del 2021 sorgerà anche l’ultimo.
Logge alberate e un ecosistema sospeso, con oltre cinquecento piante e una superficie verde di oltre due ettari, paragonabile a dieci Piazze dei Signori. La proprietà ha voluto pensare subito al rapporto con la città: una recinzione dimezzata, di due metri di altezza e rientrata rispetto al Sile, per ospitare postazioni con attrezzature per l’attività fisica outdoor, perché il lungo fiume sia un valore aggiunto per gli inquilini e per i tanti trevigiani che amano quello spazio immerso nella natura, a due passi dall’acqua. È quasi un anno che si parla di questa idea, a Treviso, e grande era la curiosità per scoprire quale sarebbe stato il tocco dell’architetto milanese.
Continuate a seguirci e presto vi aggiorneremo su importanti novità sul futuro "Bosco Verticale" di Treviso...
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