Ogni anno, il Venerdì Santo a Trapani, si vive una grande emozione, ovvero il ripetersi di una tradizione secolare che rappresenta la passione e la morte di Cristo.
La Processione dei Misteri. Si tratta una lunga processione che naturalmente, come molte manifestazioni al mondo, ritorna dopo 2 anni di stop dovuti alla pandemia, durante la quale 18 gruppi scultorei più due simulacri sfilano per le principali vie del centro storico di Trapani.
I Misteri vennero realizzati in legno, tela e colla tra il XVII il XVIII secolo dalle fiorenti botteghe artigiane trapanesi. La processione ha origini spagnole, e nel corso degli anni venne affidata alle corporazioni artigiane. Nel 1974 nacque l’Unione Maestranze che è la vera macchina organizzatrice di questo splendido ripetersi di una tradizione secolare che non ha mai perso il proprio fascino nonostante il passare del tempo.
Alle 14.00 in punto del Venerdì Santo, i Sacri Gruppi escono dalla chiesa barocca del Purgatorio, sapientemente decorati di fiori, portati in spalla dai caratteristici “Massari” o da giovani volontari, accompagnati dal classico suono delle marce funebri intonate dalle bande musicali, per poi snodarsi lungo un percorso che tocca le principali vie della città, per quasi 24 ore e senza interruzioni.
Tutti i partecipanti alla lunga sfilata dei Misteri indossano divise o costumi.
Il sabato mattina, piazza Purgatorio si riempie di una folla di devoti, curiosi, fotografi, videomaker, e turisti da tutto il mondo che giungono apposta per vedere la processione.
Qui uno dei momenti più emozionanti della processione: l’entrata dei Sacri Gruppi nella chiesa del Purgatorio (dalla quale sono usciti e dove vengono custoditi tutto il resto dell’anno).
Il giorno dopo l’Unione Maestranze, è già al lavoro per la processione dell’anno seguente.