La legge è rivolta in particolare alle vecchie costruzioni scarsamente efficienti. Si tratta degli edifici che, a causa del loro scarso isolamento termico, presentano un maggiore consumo medio di gas o olio combustibile. La legge si rivolge quindi ai proprietari privati di un’abitazione, in particolare le persone con più 50 anni, e i proprietari privati di case plurifamiliari.
Se l’edificio non è isolato o dispone di un isolamento termico molto scarso, dopo il risanamento il riscaldamento deve consumare il 10% in meno di energia da fonti fossili oppure almeno il 10% del fabbisogno energetico deve essere coperto da fonti rinnovabili. Ci sono due possibilità:
Ammodernare il riscaldamento a gas o olio combustibile e isolare l’edificio
Se per il momento si desidera continuare a usare il gas o l’olio combustibile per il riscaldamento, sarà indispensabile sostituire il vecchio generatore di calore con un nuovo modello più efficiente. L’installazione aggiuntiva di finestre nuove e l’eventuale isolamento termico della facciata e del tetto consente di ridurre il consumo di energia da fonti fossili di almeno il 10%.
Passare all’energia rinnovabile
L’impianto di riscaldamento a combustibile fossile viene integrato o sostituito con una nuova soluzione, raggiungendo una quota di energia rinnovabile di almeno il 10%. Esistono diverse soluzioni standard per questo scopo. Tuttavia, se l’edificio è già isolato, difficilmente sarà influenzato dalle modifiche.